Matteo Salvini utilizza un linguaggio semplice, primitivo e decisamente offensivo quando attacca le donne.
Carola Rachete è stata definita “sbruffocella”, “criminale”, “pirata”
La giudice di Agrigento, Alessandra Vella, che non ha convalidato l’arresto di Carola è stata invitata a togliersi la toga e a candidarsi con la sinistra.
Ricordo quando, durante un ritrovo di simpatizzanti del Carroccio radunati a Soncino, in provincia di Cremona, Salvini, dal palco, indica una bambola gonfiabile quale sosia della Boldrini e a seguito di una valanga di condanne, arrivate anche dal centrodestra, lui rincara la dose e lancia l’hashtag “#sgonfialaboldrini”.
Quindi che Salvini utilizzi un linguaggio volgare e sessista è certo.
A onor del vero, va detto che se la prende con chiunque non la pensi come lui, poiché ritiene di essere l’unico ad avere il diritto di dire qualsiasi cosa, ma certamente alle donne riserva un trattamento di particolare ferocia e rabbia.
All’occorrenza diventa un Giudice ed emette condanne, un poliziotto e ordina l’arresto, un prete, perfino, quando invoca la Madonna o bacia il crocefisso o estrae il rosario, come fosse un’arma e a quel punto il mio agnosticismo vacilla e sconfina nell’ateismo puro, perché comunque mi aspetterei, a fronte di tanta spudoratezza, che qualche strale divino apparisse !
Nessun strale nemmeno quando sento Fedriga che, a fronte della volontà di respingere i profughi e di voler innalzare muri, dice di essere l’unico o uno dei pochi che si preoccupa per coloro che rimangono in Libia e dei poveri bambini che non partono, quasi a dire che coloro che fuggono dalla guerra o dalla povertà dovrebbero sentirsi in colpa per non essere rimasti con gli altri nei campi di concentramento o in altro luogo, ma comunque lontani da noi italiani.
Anche la Meloni, a fronte degli intenti “gridati” di affondare le navi dei migranti, manifesta però una certa umanità, perché afferma di preoccuparsi per le povere donne profughe, che sicuramente finiranno per essere costrette a prostituirsi per pagare il viaggio disperato sui barconi.
Quindi la Meloni vuol forse far intendere che è fortemente favorevole “al blocco navale” e all’affondamento delle navi, anche delle ONG, solo per impedire la prostituzione delle donne migranti?
L’opposizione in tutto questo affanno di conflitti e in questo mare di egoismi, non attacca, ma si difende affermando che gli sbarchi erano già diminuiti con Minniti e che con l’Europa bisogna dialogare e concordare una strategia comune relativa al fenomeno dei migranti.
Vero che la U.E. è un insieme di Stati che pensano prima di tutto ai propri interessi nazionali e che con pazienza vanno concordate strategie comuni minime per affrontare le emergenze umanitarie, ma va anche affermato con chiarezza che è giusto salvare le vite in mare, che non si possono sequestrare le navi delle ONG fino a quando non si aprono i cosiddetti “corridoi umanitari” per accogliere i profughi, che non si possono fare accordi con la Libia, perché si tenga i profughi rinchiusi nei campi di concentramento o di detenzione, in condizioni subumane, in cui vengono torturati, violentati, umiliati.
L’unico che parla chiaro, in questo panorama avvilente, disumano, sessista, razzista, cattivo, rabbioso è Papa Francesco: i migranti “sono prima di tutto persone umane”, “non si tratta solo di questioni sociali o migratorie!” “sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata”, che vanno accolti e salvati.
Proprio per il continuo richiamo ai valori cristiani, che sono valori umani, durante uno dei troppi comizi di Salvini, il popolo leghista è riuscito a fischiare perfino il Papa, che fino ad oggi si è rifiutato di riceverlo in Vaticano.
A me pare che sia stato ampiamente superato il limite che distingue una società civile e democratica da una società illiberale, che giustifica ogni eccesso del “capo”, anzi più le spara grosse, più insulta, offende, minaccia, più viene osannato.
Ora vediamo le reazioni del popolo leghista e pentastellato a fronte delle rivelazioni sul sito Usa BuzzFeed che ha pubblicato un “audio” che mette in primo piano i rapporti della Lega con la Russia di Vladimir Putin e il sospetto di finanziamenti segreti da Mosca al partito di Salvini, si parla di 65 milioni di euro.
Per un partito sovranista sarebbe una contraddizione in termini chiedere aiuto e sostegno economico addirittura alla Russia e a Putin, che in una recente intervista
rilasciata al Financial Times ha elogiato i movimenti populisti e attaccato i governi liberali, definendoli obsoleti e accusandoli di aver aperto le porte al multiculturalismo insensato bocciato dalla stragrande maggioranza delle persone.
Certo che il mondo è messo in mani poco rassicuranti, da una parte Trump, dall’altra Putin, laggiù in Oriente l’ultimo imperatore, che non è quello vero giapponese, ma quello della Cina, Xi Jinping, e in mezzo l’Europa alla ricerca della sua identità e l’Italia nella confusione politica e democratica.