“Se vogliamo parlare di politica ai giorni nostri, dobbiamo partire dai pregiudizi che noi tutti, se non siamo politici di professione, nutriamo nei confronti della politica. La politica ha sempre e dovunque a che fare con il chiarimento e la dissipazione di pregiudizi; il che però non significa che essa aspiri a educare alla mancanza di pregiudizi, né che chi è impegnato in questa opera di formazione sia a sua volta libero da pregiudizi.”
Hannah Arendt “Che cos’è la politica”
Mi piace occuparmi di politica, pur sapendo che il campo è minato dai pregiudizi e dalla sfiducia, negatività che nascono con la politica stessa.
Platone rinfacciava Pericle che dopo la sua morte gli Ateniesi non erano migliori di prima!
Ma ciononostante la politica deve essere quello spazio di libertà che bisogna presidiare.
L’importante è credere di poter contribuire a cambiare la società in cui si vive e avere una visione chiara degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Fare politica significa conoscere in modo approfondito gli aspetti tecnici dell’attività legislativa, ma anche essere in grado di gestire le relazioni con i Media, con i gruppi di interesse e di pressione e con avversari che portano le sfide su vari livelli: dal blog al talk show, dall’intervista con i giornalisti al rapporto con i cittadini/elettori.
Questo è quello che faccio in collaborazione con un gruppo di lavoro consolidato : gestione delle strategie di comunicazione politica, marketing elettorale, relazioni istituzionali e public affairs.
Essere parte di una associazione femminile e degli “Stati Generali delle Donne” è per me importante perché mi dà modo di confrontarmi e di essere parte di un gruppo che elabora strategie di comunicazione e progetti a favore della promozione delle donne in campo lavorativo e politico/amministrativo.